Agenzia Radicale - Beato Wojtyla, Alemanno presenta il conto:
gE’ tempo di bilanci per il sindaco di Roma Alemanno. Dopo aver supportato economicamente (e sopportato) una tre giorni all’insegna dei valori cristiani, infatti, l’Amministrazione Capitolina ha chiesto l’'intercessione' del governo per avere un “aiutino”. La beatitudine costa cara e ora il sindaco Alemanno “tende la mano” ai cittadini italiani.
Nelle tasche del Comune di Roma gravano, infatti, i 4,6 milioni di euro necessari a metter in moto la “macchina beatificatrice”.
A margine della conferenza stampa sul bilancio dei tre giorni della beatificazione di Giovanni Paolo II, il sindaco di Roma Alemanno ha “dato i numeri” snocciolando una a una le voci di spesa: 3,325 milioni per i servizi essenziali ai quali vanno aggiunti 1,992 milioni per l'accoglienza, salvo un rimborso di 370.000 euro da parte dell'Opera romana, per un totale di circa 4,625 milioni.
I dubbi, sollevati dai Radicali qualche giorno prima della festa, su chi si sarebbe “sobbarcato” quelle spese non coperte – ma già stimate dal sindaco Alemanno – che ammontavano a 3 milioni di euro e all’origine di un’interrogazione parlamentare, non erano allora stati ascoltati.
Tuttavia, ci ha pensato il sindaco Alemanno a fornire una risposta, presentando inoltre un conto superiore alle aspettative. Visti “i tagli che il bilancio del Comune sta attualmente subendo, ci aspettiamo un aiuto del Governo”, ha dichiarato Alemanno, considerato anche che “i sindacati, non hanno contribuito ai servizi del ‘Concertone’, come da consuetudine”.
La Santa Sede, facendosi beffa dei buoni propositi di non voler gravare sulle casse dello stato, se ne lava le mani, lasciando con molta nonchalance il salato conto sul tavolo del Comune – al rimborso promesso da parte dell'Opera Romana mancano 80 mila euro -, il quale, a sua volta si rivolge allo stato.
Ma le cose si mettono male per Alemanno. La cerimonia, infatti, non essendo stata etichettata come un “Grande Evento” ora non può beneficiare di un aiuto di tipo statale. E nonostante il sindaco chieda aiuto al sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta, “solo un miracolo di cassa potrebbe risolvere la situazione”, hanno dichiarato i senatori Radicali Donatella Poretti e Marco Perduca.
