Landini: «Il referendum Fiat alle ex Bertone è illegittimo. Ma votiamo sì»
di Antonietta Demurtas
Poteva trasformarsi in un referendum stile Mirafiori formato mignon. Con la Fiom che vota no alla proposta del contratto Fiat newco. Invece, quello che è successo la mattina del 2 maggio alle ex carrozzerie Bertone, acquistate dal Lingotto nel 2009, ha spiazzato tutti.
«Dire sì», è l'indicazione che i 1.096 operai hanno ricevuto dai delegati della Fiom che nello stabilimento di Grugliasco (Torino) rappresentano la maggioranza, 10 su 16 Rsu.
UN SÌ CONTRO LE DIVISIONI. «Non ci faremo dividere», ha detto in assemblea il delegato Fiom Pino Viola, «tra quelli che vogliono lavorare e quelli che vogliono difendere i diritti perché questa battaglia l'abbiamo iniziata tutti insieme e tutti insieme la vogliamo portare avanti. Non permetteremo a nessuno, tanto meno all'azienda, di scaricare su di noi la responsabilità di non fare l'investimento».
La Fiom non ci sta a passare come la guastafeste. E sebbene la testa dica ancora no: «Il referendum è illegittimo e la Fiom andrà avanti sulla strada dei ricorsi», ha ribadito il segretario generale Maurizio Landini, con la mano dice sì. «Lo facciamo per evitare lo sbando degli operai, per liberarli dal ricatto della Fiat. È l'azienda che vogliamo smascherare. Adesso aspettiamo la sua proposta», ha commentato Vittorio De Martino, segretario provinciale della Fiom.