Nigeria, migliaia i profughi dopo ondata di violenze | euronews, mondo:
Si aggrava la minaccia di una radicalizzazione dello scontro politico-religioso in Nigeria, dopo le violenze che hanno infiammato il nord del paese, in reazione alla vittoria elettorale del presidente uscente Goodluck Jonathan.
Almeno una cinquantina le vittime degli scontri e diverse centinaia i feriti, migliaia i profughi costretti a lasciare le loro abitazioni per sottrarsi alle violenze. In 150 hanno cercato rifugio nel vicino Niger.
In un quartiere di Kaduna, fonti sanitarie descrivono un massacro: una decina di corpi carbonizzati sono stati ritrovati lungo le strade. Nei giorni scorsi, bande di giovani armati hanno ucciso, dato fuoco a chiese, moschee e attività commerciali, anche a Kano, seconda città del paese.
Lo sconfitto candidato dell’opposizione Muhammadu Buhari, che ha ottenuto la maggior parte dei consensi nel nord a prevalenza musulmana, si è dissociato dalle violenze, senza tuttavia condannarle apertamente.
Secondo gli analisti, esiste il rischio di una crescente marginalizzazione del nord della Nigeria, rispetto al sud più ricco e dinamico, a maggioranza cristiano, che ha regalato la vittoria al presidente uscente.