Pronto il "porcellum-bis": la riforma elettorale per Camera e Senato | Agenzia DIRE | Agenzia DIRE: "Pronto il 'porcellum-bis': la riforma elettorale per Camera e Senato
Lavori in corso nel Pdl: previsto un nuovo premio di maggioranza, a Montecitorio liste più corte
ROMA - Dopo Pasqua, assieme alla riforma costituzionale della Giustizia, partira' anche quella della legge elettorale. Il cosiddetto 'porcellum-bis', di cui si parla da qualche giorno, sara' pero' una rivisitazione non solo del sistema di voto per l'elezione al Senato ma anche per la Camera.
E' questa la novita' che sta emergendo in casa Pdl e a cui i maggiorenti del partito, a quanto si apprende da qualificate fonti parlamentari, stanno lavorando. Il nuovo disegno di legge, che segnera' un superamento dell'attuale legge Calderoli, sara' depositato subito dopo Pasqua a Palazzo Madama, dove in commissione Affari costituzionali si riprendera' a lavorare sulla riforma del sistema di voto. In commissione ci sono gia' 29 proposte dei vari gruppi, tra cui una del vicepresidente vicario del Pdl, Gaetano Quagliariello, di cui in questi giorni si parlava come possibile testo base. E invece, spiegano le fonti del partito, quella proposta verra' ritirata per sostituirla con una di tutto il gruppo Pdl al Senato.
Qualcosa sui contenuti gia' trapela. Per quanto riguarda il meccanismo di voto per il Senato, si trattera' di un'evoluzione dell'attuale ddl Quagliariello che prevede il premio di maggioranza nazionale anche per Palazzo Madama (la cosiddetta norma per arginare il Nuovo Polo di Casini e Fini). Sara' pero' studiato un nuovo meccanismo per evitare che il testo sia anti-costituzionale, visto che il Senato, come recita la Costituzione, e' eletto su base regionale. Nella nuova versione il premio di maggioranza nazionale sara' ripartito Regione per Regione (i tecnici stanno ancora limando il testo).
Ma la vera novita' sara' la riforma del sistema alla Camera, che rimettera' mano alla grandezza delle circoscrizioni (che saranno rimpicciolite) e alla 'lunghezza' delle liste (che saranno piu' corte). E questo potrebbe pero' rendere piu' complicato il lavoro di chi, alle prossime elezioni, dovra' scegliere i candidati perche' i posti saranno di meno.
L'accordo che c'e' nella maggioranza e' quello di far partire al Senato la riforma della legge elettorale (a cui verra' associata la riforma dell'assetto Stato), mentre Montecitorio sara' impegnata con la riforma della Giustizia di Alfano.
La notizia trova conferma anche dal fatto che il presidente della commissione Affari Costituzionali del Senato, Carlo Vizzini, nel corso di una seduta dei giorni scorsi, aveva preannunciato l'arrivo di un nuovo testo del gruppo di maggioranza per la revisione della disciplina elettorale.
21 aprile 2011
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