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giovedì 5 maggio 2011

E' decreto legge il pacchetto per lo sviluppo:ecco cosa prevede | Notizie Economiche e Finanziarie - Favoloso.org

E' decreto legge il pacchetto per lo sviluppo:ecco cosa prevede | Notizie Economiche e Finanziarie - Favoloso.org:


Il decreto legge Sviluppo approvato oggi nel Consiglio dei ministri è vario e comprende molte categorie tra cui la scuola, le banche, l’edilizia. In generale semplifica la contabilità e comprende numerosi sgravi,vediamo per categorie:

* Pmi: i distretti turistico-alberghieri godranno di sgravi fiscali e semplificazioni amministrative. Previsto il diritto di superficie per gli arenili che durerà 90 anni e potrà riguardare anche “aree già occupate lungo le coste da edificazioni esistenti.
Estensione del regime di contabilità semplificata a 400mila euro di ricavi per le imprese di servizi e a 700mila euro di ricavi per le altre imprese

* Edilizia: appalti pubblici fino a un milione di euro si può procedere all’assegnazione senza ricorrere alla gara d’appalto. I lavori fino ad un milione, quindi “possono essere affidati dalle stazioni appaltanti a cura del responsabile del procedimento. L’invito è rivolto, per lavori superiori a 500.000 euro, ad almeno dieci soggetti e per lavori inferiori a 500.000 euro ad almeno cinque soggetti“. Limiti alle opere compensative e alle riserve e frenata sulle varianti in corso d’opera

* Imprese: bonus assunzioni al Sud: dal 2011 al 2013 credito d’imposta pari a 300 euro per ciascun lavoratore assunto e per ciascun mese ad ogni imprenditore del Sud che assume un dipendente a tempo indeterminato; credito d’imposta ricerca: bonus ricerca su due anni, 2011 e 2012. La misura è fissata nel 90% della spesa aggiuntiva d’investimento; Contratti per la ricerca: il ministero della Pubblica Istruzione, come lo Sviluppo economico, stipulerà appositi contratti di programma per la ricerca con soggetti pubblici e privati; ”Esclusi i casi straordinari di controlli per la salute, giustizia ed emergenza“, il controllo amministrativo sarà unificato. Potrà essere operato con cadenza semestrale e non potrà durare più di 15 giorni. Gli atti compiuti in violazione di tali misure, costituiranno “illecito disciplinare“; Beni obsoleti: raddoppio a 10mila euro del valore dei beni di cui le imprese possono disfarsi, perché obsoleti, per cui sarà sufficiente l’atto notorio

* Scuola: per i precari la stabilizzazione dovrebbe essere spalmata su tre anni previa norma europea contro gli abusi dei contratti a termine. Si prevedono 65mila assunzioni ; Fondo per il merito: nascerà la fondazione per il merito che avrà il compito di governare l’omonimo fondo previsto dalla riforma degli atenei. A farne parte dall’inizio saranno i ministeri dell’Istruzione e dell’Economia

* Famiglie: Mutui a tasso variabile: è possibile rinegoziare i mutui casa fino a 150.000 euro. Fino al 30 aprile 2012 il mutuatario ha diritto di chiedere la rinegoziazione a patto che abbia un reddito Isee non superiore a 30.000 euro e sia in regola con i pagamenti. Con la rinegoziazione il tasso viene trasformato da variabile in fisso per la durata residua del mutuo. Carta d’identità elettronica: viene soppresso il limite di età (15 anni) per ottenere la carta d’identità che ora diventa “elettronica”. La nuova carta varrà 3 anni per i minori e 10 anni per i maggiorenni

* Liberi professionisti: prevista l’accelerazione della riscossione attraverso l’accertamento esecutivo; Spesometro: ve esclusi dallo spesometro i pagamenti con carte di credito, di debito o prepagate emesse da operatori finanziari; Scheda carburanti: soppresso l’obbligo di compilazione per chi paga con moneta elettronica presso i distributori di carburanti

* Banche: la Banca d’Italia può “fissare limiti all’importo totale nella parte variabile delle remunerazioni dei soggetti abilitati, quando sia necessario per il mantenimento di una solida base patrimoniale“. Tra le ipotesi ci sarebbe anche quella drastica della possibilità di rimuovere i manager bancari non più adeguati al loro ruolo, quello di tagliare i dividendi e anche, per le banche che hanno avuto aiuti pubblici, di limitare la spesa per le retribuzioni in generale.