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domenica 8 maggio 2011

Il devastante disastro di Fli | IL FAZIOSO

Il devastante disastro di Fli | IL FAZIOSO:

Chi di ribellione ferisce, di ribellione perisce. Liti sui candidati, faide all’ultimo sangue in vista delle comunali, scissioni e defezioni stanno sconquassando Fli. Il percorso di avvicinamento alle elezioni amministrative di Maggio (che costituiscono la prima prova elettorale per Fini e compagni) assomiglia ogni giorno di più ad una drammatica via crucis. La sfida tra falchi e colombe si è spostata dal centro alla periferia deflagrando in tutta la sua potenza. Ultimo epicentro del terremoto è Napoli, dove l’eurodeputato e coordinatore regionale Enzo Rivellini, dopo aver denunciato il tentativo di un accordo con il centrosinistra dell’ala dura e pura del partito (leggasi Bocchino) in vista dell’eventuale ballottaggio per le comunali, boccia l’idea di un inciucio con i seguaci del duo Iervolino-Bassolino, fautori del fallimento campano e sbatte la porta

“Ho avuto modo di rilevare, dopo questi primi giorni di campagna elettorale per il nuovo polo per l’Italia, il rigetto della gran parte dei cittadini avvicinati di qualunque ipotesi di perpetuazione anche simulata di poter fungere da stampella delle sinistre a Napoli. Quindi, dopo aver rimesso nel pomeriggio del 4 Aprile nelle mani di Pierferdinando Casini, il mio mandato di coordinatore regionale campano per il nuovo polo per l’Italia, annuncio che Futuro e libertà a Napoli appoggerà da subito la campagna del candidato del centrodestra Gianni Lettieri così da vincere subito al primo turno”.

Un annuncio choc visto che appena un mese fa i vertici nazionali di Udc, Api, Fli ed Mpa avevano puntato su Raimondo Pasquino, rettore dell’Università di Salerno, nella corsa per la poltrona da sindaco nella terza città d’Italia. E se Bocchino bolla lo strappo come una decisione personale, a dare manforte al potente deputato europeo (votato alle ultime elezioni europee da oltre 10mila napoletani) arriva Adolfo Urso, al quale non è proprio andato giù l’arrivo dei nuovi acquisti (sponsorizzati in pompa magna dall’iper presenzialista Italo) Pietro Diodato e Alfredo Vito per via dei loro problemi con la giustizia: il primo infatti è fresco di condanna mentre il secondo ha alle spalle una pena di due anni patteggiata nel 1993.

“Comprendo le ragioni del coordinatore Rivellini a fronte della situazione estremamente grave in cui riversa la città di Napoli e alle speranze di cambiamento che Futuro e libertà ha suscitato tanto più in Campania sia sul piano morale che programmatico ed auspico – ha concluso Urso – che si possa trovare una soluzione condivisa in sintonia con la volontà degli iscritti e di coloro che hanno creato Futuro e libertà nel territorio”.